Palestinesi contro. L’attentato al premier Ismail Haniyeh, visto dalla stampa francofona.
Il 15 dicembre, il premier palestinese, Ismail Haniyeh, si è salvato “per miracolo” da un attentato ordito, secondo due dirigenti di Hamas, Mushir al-Masri e Ismail Radwan, dal più noto dirigente di al Fatah a Gaza, l’ex capo della sicurezza della sicurezza preventiva Mohammed Dahlan. Quest’ultimo ha risposto alle accuse di Hamas attaccando i rivali e accusandoli di essersi essi stessi macchiati di un crimine orribile con l’uccisione, giorni fa, dei tre piccoli figli di un ufficiale dell’intelligence, Baha Balusha. L’incidentebha destabilizzato la situazione, infatti, Gaza è attualmente una città preda della violenza con scontri armati tra rivali politici.
In Francia la notizia viene
riportata dai principali quotidiani nazionali. ‘Le Monde’ del 16
dicembre 2006 scrive: “Le autorità israeliane che coordinano e sorvegliano il
funzionamento dei confini hanno deciso finalmente di far ritornare, Ismaïl
Haniyeh, a Gaza, la sua città. Mentre il convoglio di M. Haniyeh superava il
confine, una sparatoria è esplosa ed una delle sue guardie del corpo è stata
uccisa. Cinque persone sono state ferite, fra cui il figlio del primo ministro
ed il suo consigliere politico, Ahmed Youssef. Hamas ha accusato immediatamente
Secondo ‘Liberation’ del 16 dicembre, “Un pericoloso faccia a faccia tra lo schieramento islamico di Hamas e quello nazionalista di Fatah, all'indomani del ritorno a Gaza del Primo ministro Ismaïl Haniyeh. Il capo del governo aveva deciso di abbreviare tuttavia un giro più che fruttuoso nel mondo arabo per tentare di attenuare le tensioni nate dell'insuccesso dei negoziati per la formazione di un governo di unione nazionale. Al suo arrivo alla frontiera egiziana, Ismaïl Haniyeh ha presentato ai doganieri una valigetta con un importo di 35 milioni di dollari avuti dai paesi vicini tra cui l'Iran, il Qatar ed il Sudan. Questo soldi, ufficialmente raccolti per regolare gli stipendi dei funzionari, privati delle loro paghe dalla sospensione degli aiuti occidentali all'autorità palestinese in aprile, serve in effetti al regolamento degli stipendi dei permanenti di Hamas. Questo episodio ha fatto arrabbiare il presidente Mahmoud Abbas, persuaso che l'autonomia finanziaria di Hamas, come la sua capacità ad aggirare l'embargo internazionale, rinforza l'intransigenza del movimento durante le sue trattative col governo. Ismaïl Haniyeh è stato pregato dunque, martedì sera, di lasciare il suo denaro in Egitto. I suoi sostenitori sono accorsi immediatamente in massa ed armati verso la stazione di frontiera di Rafah che hanno assaltato. Gli ufficiali della guardia presidenziale hanno dovuto ripiegare sotto l'assalto, abbandonando il campo ai miliziani del Hamas. Ma quando il Primo ministro ha attraversato la frontiera, senza il suo denaro, il suo convoglio è stato preso come bersaglio. "Sono gli ufficiali della guardia presidenziale che hanno preparato questa imboscata", accusa Ahmed Youssouf, un consigliere di Haniyeh ferito al braccio durante l'incidente. "Ed essi hanno tirato per uccidere, mirando i veicoli all'altezza delle teste. La guardia del corpo del Primo ministro è stata uccisa gettandosi su di lui. Ha preso una pallottola che era destinata ad Ismaïl Haniyeh. Questo avvenimento è estremamente grave. Ho provato a calmare le nostre truppe, ma è molto difficile. Spero si possa evitare una guerra civile."”
Un altro quotidiano francese ‘Le Figaro’ del 16 dicembre riporta le seguenti notizie “Nel suo discorso, ritrasmesso alla televisione, Mahmoud Abbas ha detto voler rivolgersi al popolo" per uscire della crisi. Gli Hamas hanno contrastato con forza, sabato, la decisione di Mahmoud Abbas che ha convocato le elezioni anticipate, infatti migliaia di sostenitori del movimento islamico hanno manifestato per protestare contro questa decisione.”, infatti, “Il primo ministro palestinese Ismaïl Haniyeh, membro del Hamas, ha rigettato la decisione del presidente Mahmoud Abbas di convocare delle elezioni anticipate affermando che esse sono "anti-costituzionali".Ed ha messo in guardia contro il rischio di un aggravamento della situazione nei territori palestinesi se un tale scrutino verrà organizzato.”
Ne ‘Le Parisien’ del 16 dicembre leggiamo che “Il discorso di
M. Abbas è intervenuto in un contesto di estrema tensione dopo i tiri giovedì
sera contro il convoglio del Primo ministro Ismaïl Haniyeh. Il Hamas ha
denunciato un "tentativo di assassinio" e ha accusato un capo del
Fatah. Il governo è stato boicottato politicamente e finanziariamente
dall'occidente dopo la vittoria degli Hamas in marzo alle legislative di
gennaio. I territori palestinesi sono immersi da in una crisi senza
precedente.”, infatti nel suo discorso M.
Abbas ha dichiarato : "Viviamo dei momenti difficili e miserabili e
dobbiamo uscirne, per uscire da questo circolo vizioso ho deciso di convocare
delle elezioni presidenziali e legislative anticipate", ha aggiunto il
presidente palestinese che ha ricevuto sostegno dall'occidente. Questa
decisione è stata rigettata immediatamente da Hamas, alla testa del governo che
l' ha qualificata come un "colpo di stato". Secondo un consigliere
del Primo ministro Ismaïl Haniyeh, la convocazione di elezioni è una "una
chiamata alla guerra civile". "Oggi, ciò che abbiamo sentito di Abou
Mazen, Mahmoud Abbas, è una chiamata ad una guerra civile, che proveremo ad
evitare", ha indicato Ahmed Youssef. Un portavoce per la politica estera
dell'UE, Javier Solana, ha sottolineato che il "sostegno dell'Europa è
totale", tutto come Israele che "sostiene i palestinesi
moderati". "Abou Mazen è un dirigente di questo tipo", ha
dichiarato Miri Eisin, portavoce del governo.
"Sebbene le elezioni siano una domanda interna, speriamo che ciò aiuti
a mettere fine alle violenze ed a formare un’ Autorità palestinese" ha
indicato
Il quotidiano francese ‘
Il quotidiano belga ‘Le Soir’ del 16 dicembre scrive sulla questione “Viviamo dei momenti difficili e miserabili e dobbiamo uscirne, ha dichiarato M. Abbas in un discorso a Ramallah (Cisgiordania). Per uscire da questo circolo vizioso ho deciso di convocare delle elezioni presidenziali e legislative anticipate, ha aggiunto il presidente palestinese che ha ricevuto un sostegno occidentale. Ciò va contro la legge fondamentale palestinese, ha dichiarato un portavoce del Hamas, Ismaïl Radouane. Secondo un consigliere del Primo ministro Ismaïl Haniyeh, la convocazione di elezioni è un'una chiamata alla guerra civile. Oggi, ciò che abbiamo sentito di Abou Mazen, Mahmoud Abbas, è una chiamata ad una guerra civile, che proveremo ad evitare, ha indicato Ahmed Youssef. Ciò potrebbe portare anche a molte perdite e degli attacchi insanguinati da una parte e d’altra, ha avvertito. Il discorso di M. Abbas ha luogo in un contesto di estrema tensione dopo i colpi sparati, giovedì sera, contro il convoglio del Primo ministro Ismaïl Haniyeh. Il Hamas ha denunciato un "tentativo di assassinio" e ha accusato un capo del Fatah. Il governo è boicottato politicamente e finanziariamente dall'occidente dall'arrivo del Hamas alla sua testa in marzo dopo la sua netta vittoria alle legislative di gennaio. I territori palestinesi sono immersi in una crisi senza precedente.”
In un altro giornale belga ‘
Il quotidiano della Svizzera
francofona ‘Le Temps’ del 16 dicembre afferma che “ La tensione nella
banda di Gaza è stata raramente tanto elevata come durante queste ultime ore.
All'indomani dell'attentato perpetrato giovedì sera contro il convoglio che
trasportava il primo ministro, Ismaïl Haniyeh, ed il suo entourage, le Squadre
Ezzedine el-Qassem, il ramo armato di Hamas, si sono spiegate nella città di
Gaza per sfidare i servizi di sicurezza ufficiale dell'autorità palestinese, il
cui ruolo è fare regnare l'ordine. non è servito aspettare molto tempo per
vederli scontrarsi a forza di Kalachnikov e di lancia-razzi nel bel mezzo dei
passanti innocenti. Nello stesso momento, a Ramallah, sono le forze di
sicurezza fedele al presidente Mahmoud Abbas e dei membri delle Squadre dei
martiri di Al-Aqsa, una milizia vicino al Fatah che ha aperto il fuoco su dei
simpatizzanti del Hamas che celebra il 19 compleanno della nascita della loro
organizzazione. L'attacco ha scatenato una sparatoria generale durante la quale
un islamico è stato ucciso e più di 35 altri feriti. A torto o a ragione, il
Hamas accusa Mohamad Dahlan, l'uomo forte del Fatah di Gaza, di avere
finanziato l'attentato di giovedì sera contro Ismaïl Haniyeh. Un raid al corso
del quale il figlio del primo ministro ed il suo consigliere politico sono
stati feriti ed una delle guardie del corpo uccise. Ma Mohamad Dahlan si
difende. "Il Hamas non deciderà della mia vita,- ha dichiarato a
Un altro giornale svizzero ’24 heures’ del 16 dicembre riporta che “Il presidente palestinese Mahmoud Abbas, in un vicolo cieco politico col Hamas, ha deciso sabato di convocare delle elezioni anticipate, il grande capo del movimento islamico che ha denunciato "una chiamata alla guerra civile" e di cui i sostenitori hanno cominciato a manifestare. Questa decisione è stata rigettata immediatamente da Hamas, alla testa del governo che l' ha qualificata un "colpo di stato". Secondo Yasser Abed Rabbo, membro del Comitato esecutivo dell'OLP e vicino collaboratore del presidente Abbas, "le elezioni anticipate avranno luogo di qui tre mesi." M. Abbas ha affermato tuttavia che il collocamento in posto "di un governo di unione nazionale formata di tecnocrati" resta la "sua prima priorità" non ha precisato tuttavia, se il progetto di elezioni anticipate sarebbe abbandonato se un tale governo vedesse il giorno. Ha assicurato che non permetterebbe ai palestinesi di "affondare nella guerra civile." Il discorso di M. Abbas è intervenuto in un contesto di estrema tensione dopo i colpi sparati, giovedì sera, contro il convoglio del Primo ministro Ismaïl Haniyeh. Il Hamas ha denunciato un "tentativo di assassinio" e ha accusato un capo del Fatah. Il governo è boicottato politicamente e finanziariamente dall'occidente dall'arrivo di Hamas alla sua testa in marzo dopo la sua netta vittoria alle legislative di gennaio. I territori palestinesi sono immersi da in una crisi senza precedente.”